Vaniglia Bourbon del Madagascar: come riconoscere un baccello di qualità

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Per questo motivo abbiamo pensato di condividere con voi come scegliamo i nostri prodotti e raccontarvi dettagli che forse ancora non conoscevate, ma che speriamo vi aiuteranno ad apprezzare le qualità di alcune materie prime e speriamo vi possa aiutare a valutare in modo più consapevole l'acquisto di un prodotto (che sia nostro o di altri).

Oggi parliamo della vaniglia: vi racconteremo il percorso che porta i baccelli di vaniglia dal fiore alla vostra cucina. Scopriremo insieme le diverse varietà, i metodi di coltivazione e di raccolta, e come riconoscere un baccello di qualità.

  1. Le tipologie di vaniglie: famiglie e origini

La vaniglia, il dolce profumo che spesso associamo a dessert e profumi, è in realtà un universo variegato e affascinante. La vaniglia si divide in tre principali famiglie: vaniglia Bourbon, vaniglia Tahitensis e vaniglia Pompona.

  • Vaniglia Bourbon: coltivata principalmente in Madagascar e nelle isole dell'Oceano Indiano, è una delle varietà più amate per il suo aroma intenso, con note dolci e floreali.
  • Vaniglia Tahitensis: proveniente da Tahiti e altre isole del Pacifico, questa varietà ha un profumo più delicato e fruttato, con sfumature che richiamano il profumo del ciliegio e del cacao.
  • Vaniglia Pompona: la meno comune, viene coltivata in Sud e Centro America. È una varietà rara, apprezzata per il suo aroma robusto e la dimensione più grande dei baccelli.

Ogni varietà porta con sé la ricchezza del luogo di origine, regalando sfumature uniche che dipendono dal terreno, dal clima e dalle tecniche di coltivazione locali.

  1. Provenienza: i luoghi della vaniglia

La vaniglia nasce originariamente in Messico, dove le popolazioni indigene la utilizzavano già nel XV secolo. Oggi, i principali produttori sono il Madagascar, il Messico, la Polinesia Francese (Tahiti) e le isole Comore. Ogni località aggiunge un’impronta unica al sapore della vaniglia, e ogni baccello racconta la storia della sua terra.

  1. Come viene coltivata: una pianta capricciosa

Coltivare la vaniglia non è affatto semplice. Si tratta di un’orchidea rampicante, una pianta capricciosa che necessita di particolari condizioni climatiche: alte temperature, elevata umidità e ombra parziale. Cresce su sostegni, che possono essere altre piante o strutture artificiali, in modo da permettere ai rami di svilupparsi verso l'alto.

La parte più affascinante è l’impollinazione, che deve avvenire manualmente. I coltivatori usano un piccolo bastoncino o un pezzo di legno per trasferire il polline, un lavoro delicato che richiede abilità e pazienza, poiché i fiori di vaniglia sono aperti solo per poche ore.

  1. La raccolta: un lavoro di pazienza e precisione 

Una volta impollinato, il fiore impiega 8-9 mesi per trasformarsi in un baccello maturo. I baccelli vengono raccolti uno a uno quando hanno raggiunto la maturità ottimale, un momento che solo i coltivatori più esperti sanno riconoscere: il baccello diventa verde scuro e acquisisce una consistenza flessibile. Questo processo meticoloso richiede mani esperte e grande attenzione ai dettagli, poiché un baccello acerbo o troppo maturo potrebbe compromettere la qualità finale.

  1. Il processo di trattamento: dalla raccolta all’aroma completo

Subito dopo la raccolta, i baccelli devono passare attraverso un processo di cura per sviluppare l’aroma ricco e complesso che conosciamo. Si inizia con l’essiccazione al sole, seguita dalla fermentazione e da una seconda fase di essiccazione all'ombra. Durante queste fasi, i baccelli vengono spesso massaggiati e arrotolati per stimolare la produzione della vanillina, la molecola responsabile dell’aroma inconfondibile. Questo processo può durare da 2 a 6 mesi.

  1. Come valutare un buon baccello di vaniglia

 

Per riconoscere un baccello di alta qualità, ci sono alcune caratteristiche a cui prestare attenzione:

  • Aspetto: deve essere lucido e flessibile, non troppo secco.
  • Aroma: un buon baccello emana un profumo intenso e piacevole.
  • Lunghezza e spessore: i baccelli lunghi e carnosi contengono più semi e sono solitamente di qualità superiore.
  • Consistenza: se si piega senza spezzarsi, è segno che è fresco e ben conservato.
  1. Come utilizzare i baccelli di vaniglia in cucina

Una volta tra le mani, un baccello di vaniglia può trasformare qualsiasi ricetta. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Apertura: usa un coltello affilato per aprire il baccello nel senso della lunghezza, liberando i semi interni.
  • Utilizzo dei semi: i semi possono essere aggiunti a creme, gelati, impasti e bevande per un gusto intenso e naturale.
  • Baccello intero: anche il baccello svuotato è prezioso! Aggiungilo in latte, sciroppi o zucchero per infondere un aroma delicato.
  • Conservazione: conserva i baccelli in un barattolo ermetico al riparo dalla luce per preservarne freschezza e aroma.


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